Un gruppo di cyber-attivisti pro-Russia chiamati NoName057 avrebbe condotto una serie di attacchi informatici a diversi siti web istituzionali e di infrastrutture critiche italiane attraverso un attacco Distributed Denial of Service (Ddos) in risposta alla promessa dell’Italia di fornire nuovi aiuti militari all’Ucraina nella sua guerra contro la Russia.
Questo uno dei messaggi comparsi su uno dei canali del gruppo di hacktivisti russi:
I siti attaccati includono il Ministero degli Esteri e della Difesa, i Carabinieri, la banca Bper, A2A (energia), il sito delle politiche agricole e il gruppo Tim, che ospita tutti i siti attaccati. Al momento, per fortuna, l’impatto dell’attacco sembra essere limitato, ma comunque meritevole di attenzione in quanto potenzialmente pericoloso per sicurezza delle infrastrutturae digitali del nostro paese.
Tra le vittime la banca BPER il cui sito web ed applicazioni digitali sarebbero inaccessibili al di fuori dei confini nazionali. Ciò, tuttavia, non sarebbe una conseguenza diretta dell’attacco ma, vieceversa, l’effetto dei sistemi di difesa:
«Alcuni siti attaccati, come quello della banca Bper, sono accessibili dall’Italia ma non dall’estero, per via di un filtro stabilito dall’Agenzia cyber nazionale», spiega Igor Kranjec, senior advisor di organizzazioni internazionali come European Cyber Security Organisation (ECSO)
In caso di attacchi DDoS il filtro, al fine di preservare il funzionamento dei servizi in ambito nazionale, interrompe tutto il flusso di dati proveniente dall’estero bloccando, di fatto, tanto il traffico dannoso (DDoS) che le richieste degli utenti.
NoName057 è uno dei gruppi di attivisti cyber pro-Russia emersi a marzo 2022, noto per attacchi Ddos in molti paesi europei e negli Stati Uniti. L’Italia, in particolar modo, sarebbe un osservato speciale a causa del convinto sostegno alle ragioni Ucraine e il rinnovato impegno espresso pochi giorni fa dalla Premier Giorgia Meloni in visita a Kiev.
