Il governo Monti starebbe attualmente valutando lโeventualitร di condizionare lโinvio di SMS al pagamento di una tassa pari a 2 centesimi di euro per ogni messaggino; gli introiti derivanti da questo balzello dovrebbero essere utilizzati per finanziare lโattivitร della Protezione Civile.
Insomma, lโidea sarebbe piรน o meno quella di introdurre nel settore delle comunicazioni unโaccisa sul modello di quelle giร associate allโacquisto di carburanti; come รจ noto infatti, il costo di un litro di benzina o diesel รจ dovuto in buona parte a tasse e per un minimo al costo effettivo del prodotto.
Gli Italiani sono dei veri e propri "maniaci" dei messaggini, quindi รจ ovvio pensare che una tassa del genere sarebbe veramente sgradita per gli abitanti della Penisola; รจ vero perรฒ che ormai, grazie alle tante Apps installabili su smartphone, le alternative ai classici SMS non mancano.
Il governo si troverebbe attualmente davanti ad un bivio: o aumentare per lโennesima volta il "peso" delle accise sui carburanti o trovare un altro canale, come appunto gli SMS, per reperire i fondi necessari al dipartimento guidato da Franco Gabrielli. Qualsiasi sia la scelta, a pagare dovranno essere comunque gli Italiani.