Netflix sarebbe ormai pronta a lanciare la sua nuova formula in abbonamento con advertising, non gratuita ma probabilmente molto più economica rispetto ai piani attualmente disponibili. La stessa iniziativa potrebbe essere presa a breve da un altro colosso dello streaming on demand come Disney+ e persino da una realtà "emergente" del settore come Apple TV+.
Per quanto riguarda la Casa di Cupertino, per il momento non sarebbero ancora disponibile alcuna conferma ufficiale ma le anticipazioni non sono certo una caratteristica delle abitudini di Apple. Nonostante ciò, grazie a delle recenti indiscrezioni, sarebbero già disponibili alcune notizie su quelle che saranno le particolarità dell’abbonamento.
Sottoscrivere Apple TV+ è già abbastanza economico, gli utenti della Penisola pagano appena 4.99 euro al mese, motivo per il quale è difficile pensare che l’introduzione della pubblicità possa determinare un abbassamento di prezzo. Gli annunci pubblicitari trasmessi potrebbero essere quindi pochi e posizionati solo all’inizio o alla fine dei contenuti.
A conferma di quanto detto vi sarebbe il fatto che Todd Teresi, responsabile delle piattaforme pubblicitarie di Apple (App Store Search Ads e Apple News) si sarebbe messo personalmente in contatto con alcune agenzie pubblicitarie per definire quale potrebbe essere il formato migliore da utilizzare per veicolare advertising tramite il servizio.
Attualmente esistono esempi di piattaforme gratuite basate interamente sulla pubblicità per la loro monetizzazione, basti pensare ad un’emittente come Pluto TV, ma con tutta probabilità non è questa la strada scelta da Tim Cook e soci che hanno deciso di sviluppare Apple TV+ con estrema cautela per occupare una nicchia di mercato in crescita.