Il lancio del’iPod nano, grande poco più di una carta di credito, era stato accolto da commenti entusiastici come un capolavoro di ingegneria. Adesso i consumatori hanno depositato una proposta di “class action” – così si chiama la causa collettiva negli Stati Uniti – a San José in California, denunciando che l’iPod nano si rovina “eccessivamente durante il normale uso” e accusando Apple di aver messo in vendita il prodotto pur essendo a conoscenza dei problemi e che, facendo credere loro che era un prodotto resistente, li ha costretti ad accollarsi il costo della sostituzione dell’apparecchio difettoso.
I consumatori affermano che il difetto si trova nella pellicola di resina plastica che copre lo schermo per evitare che si rovini.
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