Con il progetto Apple Intelligence la Casa di Cupertino ha deciso di integrare i propri software e i propri dispositivi con funzionalità di Intelligenza Artificiale. I servizi verranno forniti in parte tramite un modello generativo sviluppato internamente e in parte attraverso delle partnership con aziende di terze parti come per esempio OpenAI.
I primi effetti di questa piccola rivoluzione dovrebbero essere visibili all’inizio del 2025 ma non è detto che tutte le funzionalità proposte da Tim Cook e soci siano destinate alla fruizione gratuita. Secondo alcune indiscrezioni l’Apple Intelligence presenterà anche delle feature a pagamento, propbabilmente con accesso condizionato all’attivazione di un canone mensile.
Stando a quanto ipotizzato da Mark Gurman, analista di Bloomberg spesso ben informato sulle novità della Mela Morsicata, l’Apple Intelligence potrebbe essere disponibile gratuitamente soltanto in fase iniziale. Successivamente la compagnia californiana proporrà delle formule in abbonamento simile a quelle di iCloud+ e altre piattaforme.
Apple Intelligence might get a paid tier one day https://t.co/GIVKf0J0TC
— Mashable (@mashable) July 1, 2024
Quasi sicuramente buona parte dellle feature di Apple Intelligence rimarranno gratuite, si pagherà invece per quelle addizionali anche se per il momento è difficile prevedere quali possano essere. Del resto Apple dovrà optare per forza di cose su una qualche forma di monetizzazione perché il progetto diventi sostenibile anche economicamente.
Come anticipato, ad oggi è già stata siglata una partnership per Apple Intelligence con OpenAI che mette a disposizione il suo chatbot AI ChatGPT. Presto dovrebbero essere attivate anche delle collaborazioni con Google per Gemini, con Anthropic per Claude e con delle aziende cinesi per il supporto di LLM (Large Language Model) nel Paese asiatico.
