La Casa di Cupertino non avrebbe alcuna intenzione di rimanere invischiata in scandali causati dalle condizioni di lavoro dei dipendenti dei propri fornitori, molti di essi infatti operano in Asia e in particolare in Cina, un paese non certo all’avanguardia in questo settore.
Per questo motivo Tim Cook e soci hanno deciso di divulgare il codice di condotta che le aziende partner di Apple dovranno osservare con scrupolo se vorranno continuare a collaborare nella produzione di dispositivi targati con il logo della Mela Morsicata.
In tale codice vengono specificati i materiali da utilizzare, essi non devono essere tossici per la manodopera e non potranno provenire da mercati di guerra; spesso infatti le aziende asiatiche acquistano tungsteno, stagno, oro e tantalio da nazioni africane in conflitto.
Le ultime verifiche di Cupertino avrebbero registrato un miglioramento generale delle condizioni di lavoro presso gli assemblatori (turni, corsi di aggiornamento, straordinari..) e la totale assenza dei materiali "proibiti"; nel complesso le regole del codice di condotta sarebbero state rispettate con una frequenza del 95%.