Creare delle Apps da pubblicare sul market place della casa di Cupertino (ma il discorso potrebbe essere allargato anche a Google Play), sarebbe sempre meno remunerativo, questo perché il numero delle applicazioni disponibili sarebbe sempre più grande e farsi spazio molto più complesso che in passato.
A questo proposito il New York Times ha proposto l’esempio di iShoot, uno dei primi mobile games realizzati per il sistema operativo iOS; questo titolo venne creato nel 2009 incassando oltre un milione di dollari in appena un bimestre; oggi l’offerta sarebbe tale da rendere improbabile un exploit del genere.
Secondo una recente rilevazione svolta in Nord America, circa 4/5 degli sviluppatori che lavorano nel settore delle Apps non riuscirebbero a garantirsi gli introiti minimi necessari per mantenere in vita un’impresa; realizzare e promuovere una App, inoltre, rappresenterebbe un investimento sempre più oneroso.
Attualmente l’ecosistema delle Apps per il solo App Store di Tim Cook e soci coinvolgerebbe oltre 290 mila lavoratori, nel complesso sarebbero circa 466 mila le persone che negli Stati Uniti avrebbero trovato un lavoro grazie ad un comparto che, a ben vedere, esiste soltanto da pochi anni.