Tim Cook e soci avrebbero deciso di presentare appello contro la decisione della Commissione Europea di includere l’App Store tra le piattaforme che entro il 6 marzo 2024 dovranno rispettare il cosiddetto DMA (Digital Market Act). Nella stessa lista dovrebbero comparire i nomi di un’altra ventina di servizi facenti capo ad Amazon, Meta, ByteDance, Microsoft e Google.
Apple is set to file an appeal against the European Union and its Digital Market Act's (DMA) designation of the App Store as a "gatekeeper" service, according to a new Bloomberg report. pic.twitter.com/r8XtWmuP0C
— Apple News ??? (@AppleUpdatei) November 10, 2023
Parliamo di social network come Instagram e TikTok, di applicazioni come WhatsApp e Messenger, della ricerca su Google, di browser come Chrome e Safari nonché di servizi come Google Play Store e appunto App Store. Nel caso in cui dovessero dar luogo a violazioni le casi madri potrebbero pagare sanzioni fino al 20% del loro fatturato globale.
L’inserimento tra i servizi definiti come "gatekeeper" dai commissari europei imporrebbe anche degli obblighi tra cui quello di consentire il pagamento delle App tramite piattaforme di terze parti e, soprattutto, quello di supportare la pratica del sideloading. Quest’ultima consiste in pratica nella possibilità di scaricare software da fonti diverse rispetto a quelle fornite dalla casa madre di un device.
Questo discorso non riguarda però soltanto il marketplace di Apple in quanto la Casa di Cupertino dovrebbe adeguare diversi suoi prodotti per questioni di conformità con il DMA, basti pensare ad iMessage che dovrebbe diventare interoperabile con altre soluzioni per la messaggistica e aprire quindi la porte all’interazione con applicazioni di terze parti.
La Mela Morsicata non è l’unica azienda che ha dato vita ad iniziative per l’esclusione di alcuni suoi servizi dalla lista dei gatekeeper. Microsoft ha chiesto ad esempio che da quest’ultima venissero esclusi il motore di ricerca Bing, il browser Edge e la piattaforma Microsoft Advertising in quanto occuperebbero quoti di mercato minoritarie nei mercati di riferimento.