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Anonymous si schiera col popolo turco

In questi giorni la Turchia è il palcoscenico di numerose manifestazioni di protesta in alcuni casi sfociate in atti di violenza che hanno causato delle vittime; la crew di hacktivisti Anonymous ha deciso di prendere le parti dei contestatori e di dare il proprio contributo alle ragioni del popolo in piazza.

Per questo motivo il gruppo simboleggiato dalla maschera del bombarolo Guy Fawkes avrebbe dato vita all’operazione #OpTurkey attaccando alcune infrastrutture telematiche istituzionali del paese come per esempio il sito Web di Abdullah Gül, Presidente della Repubblica Turca

Contestualmente sarebbero state rese inaccessibili anche le pagine Internet del Ministero di Giustizia, della sicurezza interna e del Governatore, il tutto per manifestare il proprio dissenso alle politiche attuate dall’attuale premier Recep Tayyip Erdogan.

Quest’ultimo, uno degli artefici della crescita economica del paese criticato nel contempo per le sue posizione eccessivamente filo-islamiste, avrebbe definito Twitter come una vera minaccia per la società; un’affermazione che di sicuro non lo inquadra come uno dei fautori della libertà d’informazione in Rete.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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