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Amazon: stop allo smart working

Amazon ha deciso di richiamare i propri dipendenti negli uffici, ponendo fine ad un ricorso massiccio allo smart working iniziato oltre 4 anni fa. Come molti ricorderanno, infatti, nel 2020 la pandemia da COVID-19 costrinse milioni di persone in tutto il mondo a limitare la propria mobilità. Diverse aziende scelsero quindi di svuotare le sedi di lavoro permettendo ai propri collaboratori di operare direttamente da casa.

Ora che l’allarme è definitivamente rientrato, alcune compagnie tra cui appunto Amazon hanno deciso di ripopolare gli uffici, richiamando i lavoratori da remoto nelle proprie sedi ufficiali.

Amazon richiama i dipendenti in ufficio

L’annuncio del cambiamento in atto è stato dato da Andy Jassy in persona, l’uomo che ha sostituito Jeff Bezos alla guida del colosso dell’e-commerce (e non solo). Come chiarito in un recente comunicato del dirigente si tornerà a lavorare in ufficio come accadeva prima del COVID-19. Il riferimento a quest’ultimo non sarebbe casuale e serve con tutta probabilità a sottolineare quanto le cose siano cambiate.

Stando così le cose, i dipendenti di Amazon dovranno trascorre in sede almeno 5 giorni la settimana contro i 3 previsti fino ad oggi. L’obbligatorietà di questa disposizione scatterà dal 2 gennaio 2025, per cui si avrà un po’ di tempo per riorganizzare la propria vita. Non molto comunque. Perché che ci crediate o no anche il 2024 si sta inesorabilmente avviando alla conclusione.

La cultura aziendale prima di tutto

A parere di Jassy il ritorno al lavoro in presenza sarà fondamentale per rafforzare la cultura aziendale e migliorare il lavoro in team. Pochissimi lavoratori Amazon potranno continuare ad operare in smart working ma si tratterà di casi eccezionali.

Da un certo punto di vista appare però ironico che proprio l’azienda che ha imposto un nuovo modello di acquisto, quello a distanza senza doversi recare fisicamente nei negozi, si dimostri così sfavorevole al lavoro da remoto.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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