Secondo indiscrezioni circolate nelle scorse ore alcuni utilizzatori della suite Creative Cloud di Adobe avrebbero visto raddoppiare il prezzo del pacchetto che comprende Photoshop, software standard de facto per la grafica e il fotoritocco a livello professionale, e Illustrator, una delle soluzioni più utilizzate al mondo per il design vettoriale.
L’impressione è che con questa iniziativa l’azienda californiana stesse testando un pesante rincaro dei suoi prodotti per verificare quanto i propri utenti fossero disposti a spendere per avvalersene, un’eventuale risposta positiva in termini di rinnovi avrebbe potuto incidere quindi sui listini ufficiali scontentando una parte non marginale degli attuali abbonati.
Il test sarebbe stato operato soltanto negli Stati Uniti e a carico di un campione numericamente limitato. A quest’ultimo sarebbe stato proposto di pagare 19.99 dollari, invece di 9.99, per un bundle composto da Photoshop CC, Lightroom CC e Lightroom Classic CC. Contestualmente sarebbe stata incrementata la dotazione di spazio Cloud (1 TB).
Chiamati a rispondere di quanto accaduto, i portavoce di San Jose avrebbero ammesso che la compagnia opererebbe periodicamente delle sperimentazioni finalizzate a verificare la risposta dei sottoscrittori, esse potrebbero riguardare anche i prezzi praticati ma non in tutti i casi sarebbero destinate a trasformarsi in pratiche commerciali valide per l’intera utenza.
In questo caso il test avrebbe riguardato il cosiddetto "Piano fotografia", accessibile in Italia al prezzo di 12 euro mensili. A suscitare polemiche sarebbe stato in particolare il fatto che il piano successivo viene proposto per pochi dollari in più e consente agli abbonati di utilizzare un software aggiuntivo a scelta tra quelli integrati in Creative Cloud.
