Il Venezuela è un Paese che sta attraversando un momento molto difficile dal punto di vista politico ed economico, ai numerosi disagi sociali già subiti dalla popolazione locale se ne starebbero poi aggiungendo altri dovuti alla scarsa fiducia da parte di governi e imprenditori esteri nei confronti della solvibilità di questa nazione sudamericana.
E’ notizie di poche ore fa che Adobe si sia vista costretta a bloccare tutti in propri servizi in Venezuela, la decisione riguarderebbe anche chi ha sottoscritto un abbonamento pagandolo regolarmente. Non si tratterebbe però di un’iniziativa voluta dai vertici della compagnia, bensì all’obbligo di rispettare una direttiva proveniente da Washington.
L’ordine esecutivo 13884 datato 5 agosto 2019 fa infatti divieto alle aziende statunitensi di intraprendere o proseguire rapporti commerciali con privati cittadini venezuelani. Il gruppo di San Jose avrebbe già confermato le motivazioni del blocco facendo riferimento a questa misura e spiegando di non potersi comportare diversamente senza infrangere la Legge.
A questo punto in molti si chiedono quando gli abbonati potranno tornare ad usufruire di ciò per cui avevano pagato (in particolare software e contenuti multimediali), ma per il momento è estremamente difficile formulare delle previsioni in virtù di una situazione di instabilità che vede Caracas ben lontana dal dotarsi di un governo che sia riconosciuto da tutti i cittadini del Paese.
Tra le brutte notizie vi sarebbe anche quella riguardante il fatto che non sarebbe stato previsto alcun rimborso, anche in questo caso la colpa non potrebbe essere addebitata ad Adobe in quanto la direttiva vieta qualsiasi tipo di transazione monetaria tra aziende e privati. Vi sarà però tempo fino al 28 ottobre per effettuare il backup di tutti i dati archiviati sui server della società.