Ad oggi il 5G non è ancora disponibile ovunque anche se la sua prima adozione commerciale risale al 2019. Ma gli standard per la connessione su rete dati si evolvono rapidamente e già si parla di 6G, un protocollo il cui sviluppo è iniziato nel 2018 con alcune prime sperimentazioni in Cina dove si tenta di lanciarlo su larga scala non più tardi del 2030.
Le ultime novità a riguardo arrivano però dall’ancora più lontano Giappone, dove sono stati condotti dei test sulla larghezza di banda grazie ad un progetto realizzato in collaborazione da Fujitsu, NEC, il provider DOCOMO (Do Communications Over the Mobile Network) e la compagnia telefonica NTT (Nippon Telegraph and Telephone).
New 6G Wireless Tech Is 500 Times Faster Than Average 5G Smartphones https://t.co/BiIEUC17cp
— ScienceAlert (@ScienceAlert) May 2, 2024
A queste aziende si deve infatti un primo prototipo wireless in grado di sfruttare le bande ad alta frequenza tra i 100 e i 300GHz e di supportare un trasferimento di dati fino a 100Gbps. Parliamo quindi di una velocità 10 volte superiore rispetto a quella del 5G nei momenti di picco, abbastanza per veicolare qualsiasi tipo di contenuto in tempo reale.
A questo proposito è bene precisare che molto probabilmente le velocità garantite in fase commerciale potrebbero essere anche molto inferiori, questo soprattutto per questioni legate all’infrastruttura. Lo stesso 5G arriva raramente ai 10Gbps e la velocità media a livello mondiale si aggira intorno ai 207Mbps in download e ai 20Mbps in upload.
Prima che il 6G possa essere utilizzato diffusamente sarà però necessario superare diversi ostacoli, tra cui ad esempio la necessità di miniaturizzare l’hardware necessario, oggi molto ingombrante, e di renderlo più economico. Come spesso accade in questi casi le prime applicazioni potrebbero arrivare in ambito industriale per poi estendersi al mercato consumer.
