La nuova edizione del Global Business Barometer dell’Economist Intelligence Unit fornisce un’istantanea dei settori che nel prossimo futuro potrebbero attrarre il maggior numero di investimenti da parte delle imprese, un po’ a sorpresa tra i risultati presentati vi sarebbe anche un minore interesse del management intervistato nei confronti del 5G.
Questo dato è particolarmente rilevante in quanto il report fa riferimento alle tecnologie in grado di rilanciare l’economia in un momento di crisi economica a livello globale, stupisce quindi che le infrastrutture per le connessioni veloci in 5G siano state citate soltanto da una piccola percentuale del campione oggetto della rilevazione.
Tra le tecnologie che potrebbero attrarre maggiori spese vi sono ad esempio la Cybersecurity (citata nel 44.3% dei casi), le soluzioni per la tutela dei dati e della privacy (42.5%), il Cloud Computing e la gestione del rischio (entrambe con il 39.9%), gli strumenti per la cura della customer experience (38.5%) e i tool per la fraud detection e la fraud mitigation (35.4%).
Ottime percentuali anche per il data management e la data governance (33.2%), l’Internet of Things (32.7%), le tecnologie per l’Intelligenza Artificiale e gli algoritmi per il Machine Learning (30.4%), alla robotizzazione e all’automatizzazione dei processi produttivi (28.4%). Il 5G arriverebbe soltanto all’ultimo posto in classifica con appena 5.8 punti percentuali.
Tra i fattori che renderebbero meno appetibili gli investimenti in 5G vi sarebbero la diffidenza di una parte della popolazione nei suoi confronti, dovuta soprattutto a rischi mai provati per la salute, le tensioni tra i due mercati che potrebbero definirne lo standard, nello specifico Cina e Stati Uniti, e in generale la scarsa consapevolezza dei vantaggi che potrebbero derivare dalla sua adozione.