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4 GB di memoria per l’Apple Intelligence

L’Apple Intelligence è sicuramente la novità più interessante tra quelle presentate da Cupertino nel corso degli ultimi anni. Peccato solo che gli utenti italiani potrebbero dover aspettare diverso tempo prima di poter accedere ad essa dai propri iPhone 16. Non è però di questo che vogliamo parlare. La domanda di oggi è infatti: quanto spazio si dovrà sacrificare per ospitare questa nuova feature nel proprio smartphone? La risposta è già presente nel titolo della news. Ma a noi interessano anche i perché.

Apple Intelligence e memoria occupata

Come viene chiarito dalla stessa Apple nell’articolo “How to get Apple Intelligence on iPhone“, l’assistente AI di Tim Cook e soci sarà compatibile non soltanto con l’iPhone 16 ma anche con l’iPhone 15 Pro e l’iPhone 15 Pro Max. Date le poche novità in termini di hardware dell’ultima generazione, i possessori di questi ultimi potrebbero quindi decidere di non acquistarla e di attendere direttamente l’iPhone 17.

La compatibilità è stata estesa anche ai tablet iPad e ai computer Mac dotati di System on a chip M1 o release successive. Per questi ultimi non si hanno notizie certe riguardo alla quantità di spazio occupato. Sappiamo invece che su iPhone verranno occupati almeno 4 GB.

Una quota non trascurabile dello storage che rappresenta però una soglia minima. Come sottolineato nello stesso documento, infatti, essa aumenterà con il rilascio di nuove funzionalità. Tanto che secondo alcuni potrebbe tranquillamente raddoppiare nel giro di breve tempo.

Una questione di feature

Lo spazio richiesto è quindi necessario per le funzionalità AI della piattaforma. Si deve però tenere conto di due aspetti. Il primo riguarda il fatto che per poter utilizzare l’Apple Intelligence sarà necessario disporre come minimo di iOS 18.1. Aggiornamento che a sua volta richiederà spazio sull’iPhone.

Il secondo fa riferimento al fatto che inizialmente le feature disponibili saranno molto limitate. Quindi lo spazio occupato aumenterà anche notevolmente con il rilascio degli aggiornamenti successivi.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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