Secondo i responsabili della GCHQ (Government Communications Headquarters), i vertici dei servizi segreti del Regno Unito, le aziende della Silicon Valley sarebbero negligenti dal punto di vista della lotta al terrorismo e del contrasto al Cyber Crimine, anzi, in molti casi agirebbero, anche se inconsapevolmente, in favore d tali fenomeni.
Sempre a parere degli 007 di sua Maestà, i colossi dell’High Tech, troppo concentrati sulle loro logiche di profitto, starebbero offrendo scarsa collaborazione sia agli stessi agenti del GCHQ che ai loro colleghi statunitensi in forza all’NSA (National Security Agency); ciò semplificherebbe il lavoro di chi potrebbe essere intenzionato a promuovere e perpetrare azioni malevole.
In sostanza, realtà come Mountain View, la Casa di Cupertino, Amazon e Redmond pretenderebbero di agire in modo completamente neutrale, ciò ignorando che attraverso i loro canali di comunicazione, così come tramite i social network, verrebbero diffusi ogni giorno contenuti e messaggi inneggianti all’estremismo o allo sfruttamento dei minori.
Al di là della sua eventuale ragionevolezza, quale potrebbe essere il motivo di questo richiamo? Molto probabilmente la scelta di alcune aziende (si pensi per esempio a Big G con Android 5.0 o alla Mela Morsicata con i suoi ultimi iPhone), di criptare completamente le comunicazioni rendendole di fatto inaccessibili per le autorità inquirenti.
Ai vertici dell’agenzia britannica andrebbe comunque ricordato che la decisione di cifrare i dati degli utenti venne presa dai colossi della Silicon Valley proprio in seguito ad uno scandalo del quale anche la GCQH era protagonista, cioè quel Datagate che, se non fosse stato per le confessioni di Edward Snowden, sarebbe ancora oggi un’operazione segreta.