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Link in uscita (outbound link) e l’attributo nofollow

Un altro fattore on-page di una certa rilevanza consiste nella scelta dei link in uscita ospitati dal nostro sito.

Col termine "link in uscita" (o outbound link) si fa riferimento ai collegamenti ipertestuali che collegano il nostro sito con pagine e risorse disponibili su altri siti web.

Questo fattore è rilevante da un punto di vista SEO in quanto la scelta di chi linkare è considerata un indice di qualità (o meno) del nostro sito web.

Se, ad esempio, la nostra home-page ospita link verso siti di bassa qualità i motori di ricerca saranno portati a pensare che anche il nostro è un sito dello stesso livello e, come tale, non degno delle prime posizioni nelle SERP.

Ma quali sono i "siti cattivi" che è bene non linkare? A titolo di esempio:

  • siti bannati da Google
  • siti rinomati per essere fonte di spam
  • siti con PR 0 (salvo che siano appena nati)
  • siti che distribuiscono codici malevoli come virus o altro;
  • siti contenenti materiale in violazione del diritto d’autore (come codici seriali per software o film in streaming);
  • siti pornografici o con contenuti classificabili come "inadatti" ad una navigazione sicura;

Onde evitare spiacevoli incovenienti, pertanto, è bene mettere in pratica alcuni accorgimenti:

  • monitorare con costanza eventuali contenuti pubblicati dagli utenti (come ad esempio i commenti ai post) e rimuovere senza indugio quelli aventi finalità palesemenete pubblicitaria;
  • utilizzare filtri anti-spam (come ad esempio Akismet) per bloccare in automatico la pubblicazione di link di scarso valore all’interno di commenti, forum, guestbook, ecc;
  • impostare come "nofollow" tutti i link inseriti dagli utenti all’interno di commenti o forum eventualmente presenti sul sito.

L’importanza dell’attributo rel="nofollow"

Da qualche anno Google ha iniziato a suggerire l’utilizzo di "nofollow" all’interno della sintassi di taluni link in uscita. tale markup, in sostanza, informa lo spider di Google di non trasferire rank al link ignorandolo, pertanto, ai fini del posizionamento della pagina di destinazione.

Da un punto di vista sintattico il markup di un link di questo tipo è il seguente:

<a href="http://www.sito-sponsor.it" rel="nofollow">visita lo sponsor</a>

In realtà questo markup va utilizzato con una certa cautela in quanto un suo utilizzo massiccio potrebbe rivelarsi controproducente. L’ambito di utilizzo di "nofollow" deve essere limitato a:

  • link pubblicitari;
  • link inseriti in automatico dagli utenti;
  • link a pagine di scarso valore.
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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).