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Perchè insegnare coding a scuola

Nell’era di Internet, della Robotica e dell’Intelligenza Artificiale imparare a "dialogare" con le macchine appare come qualcosa di assolutamente imprescindibile. In un paese moderno, la scuola, pertanto, dovrebbe riconoscere questa esigenza e proporre agli studenti percorsi didattici idonei a conoscere il linguaggio dei computer, fornendo ai ragazzi gli strumenti per interagire realmente con le nuove tecnologie per non esserne dei semplici fruitori passivi.

Dialogare con i computer (attraverso il coding)

Come si dialoga con un computer? Oggi, sempre più spesso, siamo abituati ad utilizzare assistenti vocali, in grado di interpretare le nostre richieste ed agire di conseguenza ma per poter interagire a fondo con le macchine è necessario imparare il "loro linguaggio", capire il modo in cui ragionano e come affrontano i compiti che gli vengono assegnati.

Per fare tutto ciò è necessario conoscere le regole di base del coding, cioè sapere quelli che sono i meccanismi fondamentali che definiscono la logica di un programma.

Un programma è una sequenza di istruzioni che vengono impartite ad una macchina affinché le possa eseguire.

Coding significa, appunto, "scrivere codice" cioè scrivere le istruzioni che compongono un programma, formulandole in modo che possano essere intrepretate ed eseguite da un elaboratore (un computer, un tablet, un telefono o un qualsiasi altro componente elettronico dotato di un processore).

Conoscere le basi del coding è molto importante e lo sarà sempre di più in futuro, tant’è che da più parti si è soliti dire che “il coding è l’inglese dei nostri giorni”.

Il pensiero computazionale

Alla base del coding c’è il cosiddetto pensiero computazionale, cioè l’insieme dei processi mentali coinvolti nella formulazione e nell’analisi di un problema e della ricerca della sua soluzione (o soluzioni, perché possono essere più di una).

Il pensiero computazionale è un processo di interazione basato su tre fasi:

  1. Formulazione del problema (astrazione);
  2. Espressione della soluzione (automazione);
  3. Esecuzione della soluzione e valutazione della stessa (analisi).

Il pensiero computazionale è l’approccio che porta alla risoluzione di problemi con soluzioni implementabili da un computer, in quanto tutte le fasi vengono descritte in modo talmente completo e dettagliato da condurre sempre alla medesima soluzione, senza margine di discrezionalità.

Perché insegnare il coding a scuola?

È con il coding che bambini e ragazzi sviluppano il pensiero computazionale, l’attitudine a risolvere problemi più o meno complessi.

Il coding si può definire la palestra dove sviluppare il pensiero computazionale.

Il coding insegna a ragionare in modo logico e grazie ad esso i bambini possono trovare un’applicazione immediata a principi teorici del pensiero computazionale, possono imparare facendo e divertendosi, hanno a disposizione uno strumento per esprimere la propria creatività ed iniziare ad imparare quelle che possiamo definire le lingue del futuro: i linguaggi di programmazione.

In estrema sintesi: parlare di coding a scuola consente ai ragazzi di imparare le basi della programmazione informatica, cioè la lingua che insegna a “comunicare” con il computer, ad assegnargli dei compiti e ad istruirlo circa il modo migliore con cui affrontarli.

Imparare a programmare aiuta i più piccoli a pensare meglio e in modo creativo, stimola la loro curiosità attraverso quello che apparentemente può sembrare solo un gioco. L’obiettivo non è formare dei futuri programmatori, ma sviluppare nei ragazzi la capacità di risolvere problemi, anche complessi, applicando la logica, ragionando sulla strategia migliore da seguire per arrivare alla soluzione.

Il coding aiuta a sviluppare le capacità di logica e analisi che si riveleranno utili per affrontare anche problemi della vita quotidiana al di fuori dell’ambito informatico.

Il coding insegna a:

  • ragionare in modo logico e razionale
  • affrontare problemi complicati (scomponendoli in blocchi più semplici)
  • identificare strategie e procedure efficaci alla soluzione di un problema o all’esecuzione di un compito
  • analizzare i risultati di un’attività

Introdurre il coding nella didattica, inoltre, è un ottimo metodo per insegnare a bambini e ragazzi i valori della cooperazione e della condivisione. Essi imparano così a collaborare tra loro per risolvere uno stesso problema mettendo a disposizione del gruppo le proprie conoscenze e scoperte, prendendo spunti dalle proprie idee e da quelle degli altri, per il raggiungimento di un obiettivo comune.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).