Negli ultimi anni è andata via via crescendo la rilevanza della velocità di caricamento di una pagina quale fattore con incidenza SEO.
A confermare ciò è stato lo stesso Matt Cutts, responsabile della qualità delle ricerche in Google. Secondo Matt, infatti, un sito veloce è preferibile ad uno lento e ciò, pertanto, deve riflettersi in qualche modo anche all’interno delle scelte di Google.
Alla luce di ciò è evidente come l’affidabilità del servizio di hosting e la potenza del server sul quale ci appoggiamo diventino fattori ancora più rilevanti per chiunque desideri fare business in Rete.
Ma quando parliamo di tempi di caricamento non parliamo solo di "qualità dell’hosting", un sito veloce, infatti, è un sito che ha determinate caratteristiche ed adotta specifici accorgimenti come:
- la compressione dell’output (attraverso GZIP);
- la minificazione dell’output HTML e dei file Javascript e CSS;
- la compressione delle immagini e l’accorpamento, ove possibile in sprite da utilizzare mediante CSS;
- l’implementazione di sistemi di caching per le risorse statiche (come Javascript, CSS e immagini);
- l’utilizzo della tecnica asincrona per l’inclusione di risorse Javascript non essenziali al rendering degli elementi above the fold;
Inoltre se il sito è dinamico (sfrutta cioè linguaggi server-side come PHP o ASP) è determinante che:
- il codice sia stato scritto bene e non produca rallentamenti;
- le query al database siano state ottimizzate;
- sia stato predisposto un meccanismo di cache per ridurre le fasi di elaborazione e le richieste al database;
Al fine di testare l’effettivo grado di velocità di una pagina web è possibile ricorrere ad alcuni strumenti online, primo fra tutti PageSpeed Insights che potete provare a questo link.
Inserendo la URl del vostro sito otterrete, nel giro di pochi secondi, una valutazione circa la velocità di caricamento della pagina nonché alcuni suggerimenti per migliorare il risultato raggiunto.