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Internet – parte 1

Il nostro percorso iniziato da uno scenario fatto di pochi computer collegati fra loro in una LAN e passato attraverso la definizione sommaria dei meccanismi e degli apparati che rendono possibili le WAN approda infine alla descrizione di Internet, la rete delle reti.

La nostra prima descrizione delle modalità di comunicazione fra due e PC connessi in rete faceva riferimento agli hub, apparati certo non famosi per la loro intelligenza (vedi par. 5.1.1), successivamente abbiamo fatto cenno agli switch sottolineando la loro capacità di operare delle scelte basate sul destinatario di una determinata trasmissione, destinatario, ora possiamo dirlo, individuato sulla base del MAC Address (vedi par. 6.4); se risulta facilmente comprensibile il fatto che uno switch possa conoscere il MAC Address della scheda di rete di un PC ad esso collegato (vedi fig. 6 e 7) è forse meno immediato afferrare il meccanismo che consente al nostro PC, collegato ad internet via modem, di comunicare con il server che ospita il sito www.mrwcorsi.it dunque proviamo a fare chiarezza.

Supponiamo che un automobilista per strada vi chieda indicazioni su come raggiungere una località ad alcune decine di chilometri dal punto in cui vi trovate, supponiamo che voi non siate a conoscenza dell’intero percorso ma che possiate comunque aiutarlo indicandogli la strada per arrivare ad un incrocio dove ricordate di aver visto un cartello che indicava la direzione verso la località in questione, in tal caso è probabile che seguendo la vostra indicazione iniziale e poi continuando ad osservare i cartelli stradali ad ogni incrocio, l’automobilista riesca a giungere a destinazione, magari non per la via più breve.

Bene, che ci crediate o no, Internet è fondata su un meccanismo del tutto simile nel quale il ruolo di “incrocio” viene svolto dal “router” che è un computer dotato di più schede di rete, ognuna collegata ad una rete diversa, la cui funzione e quella di “instradare” (routing) i pacchetti TCP/IP che lo attraversano verso la loro destinazione.

Esempio: un pacchetto IP originato da un computer della rete “A” [Fig. 12] e destinato ad un computer della rete “E” verrà affidato a “Router 1” che lo inoltrerà sulla rete “C” basando la propria decisione sull’indirizzo IP del destinatario.

Ci siamo procurati almeno un altro paio di domande a cui rispondere:
  1. Come sa il computer mittente di dover affidare i suoi pacchetti proprio a Router 1?
  2. Come sa Router 1 che un pacchetto in arrivo dalla rete “A” e indirizzato ad un destinatario che fa parte della rete “E” deve essere instradato sulla rete “C” e non sulla “B”?
Cerchiamo di rispondere!

7.1 La retta via

Quando viene configurato il TCP/IP su un computer connesso ad una rete si fissano una serie di parametri di cui possiamo osservare un esempio in Fig. 13 dove viene mostrato l’output del comando “ipconfig /all” eseguito su un PC con il sistema operativo MS Windows 2000 Professional.

Nella figura 13 sono stati evidenziati alcuni dati come l’indirizzo fisico (o MAC Address vedi par. 6.4), l’indirizzo IP e il “Gateway predefinito“.

Indicando in configurazione l’indirizzo del Gateway predefinito o “default gateway” è come se dicessimo al nostro PC: “se devi inviare dei pacchetti TCP/IP verso una rete diversa da quella in cui ti trovi rivolgiti al Gateway predefinito“.

Ricordando infine (vedi par. 6.4) che l’indirizzo IP di un computer identifica una rete e, nell’ambito della rete, identifica un computer, la risposta alla domanda numero 1 è che il mittente capisce che sta per richiedere una trasmissione verso ad una rete diversa dalla propria confrontando il suo indirizzo IP con quello del destinatario e avendo nella propria configurazione l’indirizzo di Router 1 indicato come gateway predefinito si rivolge a lui, mentre per la domanda numero 2 la spiegazione sta nel fatto che i routers mantengono al proprio interno un sorta di cartina stradale detta “tabella di routing” che contiene informazioni simili a quelle di Tabella 1 ed ogni volta che devono gestire un pacchetto in transito analizzano l’indirizzo del destinatario e lo confrontano con la propria tabella di routing per sapere in quale direzione instradarlo, dunque per completare li nostro discorso resta solo da spiegare come si forma una tabella di routing (la tabella 1 mostra l’ipotetica tabella di routing di Router 1 nello scenario di fig. 12).

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