A conclusione di questa nostra guida allo sviluppo di app con la seconda versione di MIT App Inventor, esaminiamo le modalità tramite cui è possibile condividere le nostre creazioni. Cominciamo da opzioni utili per una condivisione "diretta", ad esempio con amici, per poi valutare come sia possibile invece pubblicare le nostre app su Google Play ovvero portarle a far parte dell’archivio globale di app per sistemi operativi Android.
Condividere un file eseguibile
Prima di tutto, esaminiamo come sia possibile garantire ad alcuni amici l’utilizzo della nostra app. MIT App Inventor mette a disposizione una procedura molto semplice destinata a tale scopo. Sarà sufficiente infatti, dalla schermata iniziale, accedere al progetto di interesse e selezionare dal menu Build (in alto), selezionando poi l’opzione App save .apk to my computer, come mostrato nella figura sottostante.
Sul nostro computer verrà scaricato un nuovo file, con estensione .apk. Tale file non è altro che la nostra app, che può essere, ad esempio, inviata via mail e poi installata ed eseguita su dispositivi Android (avendo cura, per le versioni diAndroid 4 e successive, di abilitare l’installazione e l’esecuzione di app non provenienti da Google Play, tramite il menu Impostazioni, voce Applicazioni).
Un’altra opzione è quella di associare la procedura di installazione ed esecuzione della nostra app a un QR code: la procedura prenderà il via a seguito dell’osservazione di questo codice, ad esempio con la fotocamera di uno smartphone. Per generare il QR code associato alla nostra app non dovremo fare altro che selezionare l’opzione App provide QR code for .apk dal menu Build, come vediamo nella figura in basso. Teniamo presente però che il QR code sarà attivo per sole 2 ore.
Condividere un progetto
In questa sezione prendiamo in esame una semplice procedura che può consentirci di coinvolgere altre persone nel progetto rappresentato dalla nostra app non come utenti passivi, ma come sviluppatori. Ci occuperemo quindi di condividere non una app, ma il progetto di una app.
Anche in questo caso, potremo generare un file, che rappresenta il progetto, e inviarlo ai nostri collaboratori. I file di questo tipo saranno contraddistinti non dall’estensione apk, ma aia. Per generare il file di estensione aia relativo a un progetto, selezioniamolo dalla schermata My Projects e scegliamo poi l’opzione Export selected project (.aia) to my computer dal menu Projects (v.figura in basso).
Una volta ricevuto il nostro file, il nostro collaboratore non dovrà far altro che importare il progetto per averlo a disposizione. Potrà ottenere tale risultato selezionando l’opzione Import project (.aia) from my computer, sempre dal menu Projects (v.figura in basso) e indicando, quando richiesto, che desidera importare il progetto associato al file da noi inviato.
Pubblicazione su Google Play
Se desideriamo pubblicare la nostra app su Google Play, sarà necessario dotarla di un VersionCode, numero che indica la versione dell’app stessa (versione 1,2,3 ecc. a mano a mano che si propongono aggiornamenti e migliorie) e di un VersionName ovvero di un nome generico. In genere si sceglie anche in questo caso un numero, ma stavolta decimale: ad esempio 1.1 oppure 2.3. A ogni update della nostra app su Google Play, il VersionCode dovrà essere incrementato e il VersionName modificato. Potremo farlo semplicemente cambiando le proprietà corrispondenti della componente Screen della nostra app, dalla scheda Designer della schermata principale, menu Properties.
Generiamo poi il file corrispondente alla nostra app (con estensione .apk), come visto nella prima parte di questa lezione.
Per procedere alla pubblicazione dovremo poi seguire la procedura guidata proposta da Google, come indicato a questa pagina.
Ulteriori dettagli e informazioni, utili specialmente per i neo-sviluppatori possono essere ritrovati agli indirizzi:
- http://developer.android.com/distribute/tools/launch-checklist.html
- https://support.google.com/googleplay/android-developer/answer/113469?hl=en&topic=2365624&ctx=topic