Nella lezione precedente abbiamo visto come scoprire la posizione in cui ci troviamo (pwd
) e come spostarci tra le directory (cd
). Ma cosa contiene la directory in cui ci troviamo? Quali file e quali cartelle sono presenti al suo interno? In questo articolo approfondiremo il comando ls, uno strumento fondamentale per esplorare il contenuto delle directory in Linux, che vi permetterà di avere una visione dettagliata e organizzata dei file e delle cartelle presenti nel filesystem.
Indice
Visualizzare il contenuto di una cartella
Per conoscere il contenuto di una cartella su Linux useremo il comando ls (abbreviazione di list) che, se digitato senza argomenti, ci fornirà l’elenco completo dei file e delle sotto-cartelle presenti nella posizione corrente.
ls
Se invece volessimo sapere il contenuto di una directory diversa da quella nella quale ci troviamo, avremmo dovuto usare ls
accompagnato dal percorso della directory da mostrare. Così:
ls /percorso/della/directory/
Il comando ls
prevede diverse opzioni che ne modificano e/o arricchiscono l’output. Le opzioni vanno aggiunte dopo il comando e prima di specificare un eventuale percorso. Ad esempio:
ls -l /percorso/della/directory/
File, cartelle o link simbolici?
Nella sua versione base, ls
non fornisce informazioni circa la tipologia dei contenuti mostrati. In altre parole, non è possibile distinguere a colpo d’occhio files, cartelle e link simbolici. Per risolvere questa ambiguità, tuttavia, è sufficiente utilizzare l’opzione -F
in questo modo:
ls -F
Questa opzione aggiunge nell’output restituito dal comando ls
un simbolo accanto a ciascun elemento per indicare se si tratta di una directory (/
), di un eseguibile (*
) oppure di un link simbolico (@
).
Conoscere le informazioni su file e cartelle
Se siete interessati a vedere anche alcune informazioni relative ad ogni singolo file e/o directory (proprietario, dimensioni, ecc.), usate ls
accompagnato dall’opzione -l
(long), così:
ls -l
Il comando mostrerà, per ciascun elemento, diverse informazioni:
- tipo (*)
- permessi
- numero dei link
- nome dell’utente proprietario
- nome del gruppo
- dimensione del file (in byte)
- data e ora di ultima modifica
- nome del file
(*) Il primo carattere di ciascuna riga indica il tipo di elemento; i principali sono:
-
= filed
= cartellal
= link simbolico
Vedere i file nascosti
Se nella directory in questione si trovano dei file nascosti, e li volete vedere, usate ls
accompagnato anche da -a
(all), così:
ls -la
Nell’esempio qui sopra, come potete vedere, abbiamo combinato due diverse opzioni l
e a
. Questa operazione è utile per visualizzare anche i file che iniziano con un punto (.
), i quali sono generalmente utilizzati per configurazioni di sistema e personali.
Vedere il contenuto delle sotto-cartelle (opzione ricorsiva)
Un’altra opzione interessante di ls
è -R
, che ci permette di vedere anche il contenuto di ogni singola sottodirectory della directory specificata. Ecco un esempio:
ls -R /percorso/della/directory/
Questa funzionalità è particolarmente utile quando vogliamo avere una visione d’insieme di un’intera struttura di directory, particolarmente in progetti complessi o quando navigiamo tra più livelli di cartelle.
Migliorare la leggibilità dell’output
Segnalo anche l’opzione --color
che distingue i contenuti di diverso tipo evidenziando con colori diversi cartelle, files di testo, archivi, files compressi, eseguibili, ecc.:
ls --color
In realtà, questa opzione è attiva di default in molte versioni di Linux; tuttavia, se la vostra fa eccezione, ricordatevi di aggiungerla dopo ls
per avere un output più facilmente leggibile.
In conclusione, il comando ls
è un potente alleato per chi deve navigare nel filesystem di Linux. L’uso combinato delle sue opzioni permette di ottenere un’analisi dettagliata e funzionale delle directory e dei file, migliorando notevolmente l’efficienza del lavoro da terminale.