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Installare Apache su Linux

Il Web server Apache è un software Open Source, questo vuol dire che il suo codice è pubblicamente disponibile ed aperto al contributo di chiunque desideri modificarlo agevolando così il suo continuo sviluppo; in questo modo Apache ha potuto usufruire dell’opera volontaria di migliaia di programmatori sparsi in tutto il mondo.

Inoltre, Apache è un programma scaricabile gratuitamente e liberamente dalla Rete (http://httpd.apache.org/), elemento che insieme alle sue indubbie qualità di stabilità e potenza ha contribuito non poco alla grande diffusione di questo Web Server.

Apache lavora agevolmente sia in ambiente Linux che Windows, dunque in questo e nel prossimo capitolo della Guida descriveremo le procedure necessarie all’installazione in entrambi i Sistemi Operativi.

Esistono vari modi per installare Apache in ambiente Linux: possiamo utilizzare i CD d’installazione della nostra distribuzione; possiamo usare il sistema RPM (RedHat Package Manager); infine, possiamo utilizzare il metodo classico basato sulla compilazione dei sorgenti.

Se disponiamo dei CD d’installazione di una distribuzione Linux, come per esempio la Mandrake (da un pò di tempo ribattezzata con il nome di Mandriva), potremo integrare Apache nel nostro sistema utilizzando il comodo Rpmdrake, un software con cui gestire le installazioni, le disinstallazioni e l’aggiornamento dei pacchetti presenti nell’OS. Da Kde andremo su:

Configurazione > Gestione pacchetti
A questo punto avremo a disposizione una comoda interfaccia grafica dotata di un motore di ricerca; cerchiamo la voce Apache è dal database verranno estratti i risultati relativi al programma che stiamo cercando; una volta selezionato il quadratino bianco posto alla destra del suo nome e cliccato su installa, Rpmdrake controllerà la presenza nel sistema delle necessarie dipendenze e ci richiederà il CD d’installazione in cui Apache è contenuto. Non dovremo fare altro che inserire il CD nel lettore e rimpiazzarlo con un altro se e quando ci verrà chiesto, in pochi attimi avremo un Web server Apache installato su Linux.

Oltre all’uso di Rpmdrake, abbiamo l’alternativa di poter installare manualmente l’RPM di Apache dopo averlo scaricato dalla rete. Una volta terminato il download di una delle versioni disponibili (ad esempio la apache-1.3.31-40.i386.rpm), dovremo digitare da Shell la seguente riga di comando:

rpm -ihv ./apache-1.3.31-40.i386.rpm
Tanto basterà ad installare Apache. Il nostro sistema verrà però integrato da un Web server “essenziale” a cui dovremo aggiungere man mano i “moduli”, di cui avremo bisogno come quello per PHP, SSL, PERL e molti altri.

L’ultimo sistema di installazione di cui parleremo, è quello classico in ambiente Linux effettuato per compilazione di sorgenti. Nonostante la nomea di procedura ostica che si porta dietro, questo metodo non presenta particolari difficoltà. Quello che dovremo fare sarà scaricare dalla rete un archivio compresso contenente i sorgenti di Apache (per esempio l’archivio apache_1.3.33.tar.gz da questo link).

A questo punto dovremo scompattare e decomprimere l’archivio attraverso il comando:

tar xvfz apache_1.3.23.tar.gz
Raggiungeremo quindi i sorgenti con il comando:
cd apache_1.3.23
e cominceremo la compilazione digitando:
./configure --prefix=/usr/local/apache
dove “prefix” indicherà il percorso verso la directory d’installazione. Per terminare la compilazione useremo il comando:
make
e finiremo quindi l’installazione con un:
make install
A questo punto potremo controllare se tutto è andato bene lanciando da Shell l’istruzione:
/usr/local/apache/bin/apachectl start
Se non riceveremo messaggi di errore facciamoci pure i complimenti, l’installazione di Apache sarà avvenuta con successo!

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.
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