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Creare la prima applicazione con Android Studio

Prima di addentrarci nello studio delle peculiarità di Android Studio è opportuno provare a creare una semplice applicazione, per verificare che l’installazione dell’ambiente di sviluppo sia andata a buon fine.

Il primo passo è quello di creare un nuovo progetto all’interno dell’ambiente di sviluppo. Dopo aver lanciato Android Studio, come abbiamo visto, compare la finestra di benvenuto:

Start a new Android Studio project

Cliccando sulla voce Start a new Android Studio project compare la prima schermata della procedura guidata per la creazione di un nuovo progetto

Nuovo porgetto

In questa finestra inseriamo il nome dell’applicazione (nel mio caso ApplicazioneTest), che sarà quello con cui essa sarà identificata all’interno di Android Studio e anche il nome con cui essa sarà eventualmente inserita sul Google Play Store.

Il campo Company Domain può essere valorizzato con un URL esistente o fittizio. Il nome del package è usato all’interno dell’applicazione stessa e solitamente si imposta invertendo l’URL del proprio dominio (Company Domain) e aggiungendo il nome dell’applicazione. Infine scegliamo dove salvare l’applicazione tramite il campo Project Location e clicchiamo su Next.

Nella schermata successiva (Target Android Devices) dobbiamo indicare il tipo di dispositivi su cui andrà installata la nostra applicazione, quindi selezioniamo l’opzione "Phone and Tablet" e come Minimum SDK scegliamo Android 2.2 (Froyo)

Definire i target Devices

Scegliamo volutamente una versione di Android abbastanza datata per assicurarci che l’applicazione che rilasceremo funzioni su un numero maggiore possibile di dispositivi. Infatti più alto è il "minimo SDK" dell’applicazione, più ristretto è il numero di dispositivi sui quali essa potrà essere utilizzata. Cliccando sul link Help me choose viene mostrato un utile grafico che esplica meglio il significato di questa scelta.

In generale è opportuno selezionare una versione minima del SDK più elevata quando un’applicazione richiede caratteristiche specifiche non contenute in versioni precedenti del SDK, che quindi devono essere escluse impostando un livello superiore.

Cliccando ancora una volta su Next compare la schermata per la scelta dell’activity (vedremo in seguito in dettaglio cos’è) iniziale della nostra applicazione. Sono disponibili vari tipi di activity ma per i nostri scopi scegliamo l’opzione "Blank Activity" e clicchiamo su Next

Aggiungere una blank activity

Nella schermata successiva viene proposta una denominazione standard per l’activity che se vogliamo possiamo anche modificare

Personaliziamo l'activity

Dopo aver scelto il nome dell’activity possiamo finalmente cliccare su Finish. A questo punto Android Studio avvierà la creazione del nostro progetto.

In pratica Android Studio crea i file del progetto e lo apre. Il progetto stesso, ed i file associati, vengono visualizzati all’interno della finestra Project posta a sinistra dell’ambiente di lavoro. In questa finestra le informazioni possono essere visualizzate in diversi modi (come impostazione predefinita è selezionata la modalità Android, ma volendo è possibile anche selezionarne una diversa, dipende dalle vostre preferenze).

Finestra project

In questa fase il nostro progetto è costituito da un’interfaccia utente (corrispondente all’activity creata) che contiene una label impostata ad "Hello World!". L’interfaccia utente della nostra applicazione è gestita in un file denominato activity_main.xml (il nome che abbiamo scelto in fase di creazione del progetto) contenuto nella cartella layout:

activity_main.xml

Facendo doppio click su questo file viene caricata al centro della finestra principale di Android Studio la finestra di progettazione (User Interface Designer) contenente la vista di un dispositivo in cui, appunto, è riportata la scritta "Hello World!".

User Interface Designer

Il dispositivo visualizzato corrisponde ad un Nexus 4 come è possibile vedere nel menù posto nella parte superiore della finestra di progettazione. Cliccando su questo menù è possibile selezionare vari altri tipi di dispositivi. E’ anche possibile cambiare l’orientamento del dispositivo tramite il pulsante che si trova subito a destra del menù per la scelta del tipo di dispositivo.

Rotazione dello schermo

Alla sinistra dell’area del dispositivo è presente il menù Palette che contiene diverse categorie di componenti che è possibile utilizzare per la costruzione dell’interfaccia utente:

menu palette

Una di queste categorie è denominata Layouts e mette a disposizione tipi di diversi di layout che consentono diversi livelli di controllo sul posizionamento e la gestione dei componenti dell’interfaccia utente.

I componenti contenuti nell’interfaccia attuale possono essere visualizzati in una gerarchia ad albero tramite la finestra Component Tree posta a destra dell’ambiente di lavoro.

Component Tree

Quando si modifica graficamente un’interfaccia viene modificato il contenuto del file XML corrispondente, quindi in questo caso activity_main.xml. Viceversa, quindi, è possibile anche modificare l’interfaccia operando direttamente sul file XML e per tale motivo nella parte inferiore della finestra di progettazione si può passare dalla visualizzazione grafica a quella testuale semplicemente cliccando sull’etichetta Text. In questo modo la finestra viene suddivisa in due parti, una con il codice XML e l’altra con l’interfaccia grafica in modo da poter visualizzare in tempo reale eventuali modifiche.

Editor XML
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