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Valore legale dello screenshot di una pagina web

Nell’era digitale, la natura mutevole delle pagine web rappresenta una sfida per coloro che cercano di documentare e preservare informazioni per scopi legali. Una pagina web, infatti, può cambiare radicalmente da un giorno all’altro, con contenuti che possono essere aggiunti, rimossi o modificati in pochi istanti e senza lasciare traccia.

Fornire la prova legale del contenuto di una pagina web: tecniche a confronto

Com’è possibile autenticare il contenuto di una pagina web in un dato momento? Come fornire la prova legale del contenuto di una pagina web? Qual’è il valore probatorio di uno screenshot o di una copia di una pagina web? Questo articolo esplorerà gli strumenti e le tecniche disponibili per salvare una pagina web in modo tale da poterne cristallizzare il contenuto in un preciso istante, evitando che eventuali modifiche future possano inficiare il diritto delle parti di far valere i propri diritti.

Il problema della volatitiltà dei contenuti in Rete

La volatilità dei contenuti in Rete può generare problemi notevoli quando il contenuto di una pagina web è al centro di una controversia legale, in quanto questo potrebbe sparire o essere modificato in modo significativo in qualsiasi momento, rendendo difficile per l’interessato dimostrare le proprie ragioni.

Se un libro contiene affermazioni diffamatorie, l’interessato potrà conservare copia del libro ed esibirlo in tribunale. Lo stesso vale per giornali, manifesti, locandine, ecc. Ma se una frase diffamatoria è presente in un sito web e nel giro di qualche ora viene cancellata? Come può la vittima della diffamazione far valere i propri diritti e provare l’accaduto in tribunale?

Ci sono molte situazioni nelle quali il contenuto di una pagina web può assumere rilevanza da un punto di vista legale: si pensi, ad esempio, all’uso non autorizzato di marchi registrati, violazioni del copyright, diffusione di immagini senza il consenso dell’interessato, vendita di prodotti contraffatti, concorrenza sleale, ecc.

In tutti questi casi, la possibilità di dimostrare l’esatto contenuto di una pagina web in un determinato momento può essere determinante per l’esito di un’azione legale. Da qui nasce la necessità di riuscire a “cristallizzare” i contenuti online in un determinato momento, affinché possano essere utilizzati come prova legale a prescindere dalle eventuali modifiche che il titolare del sito web potrà apportarvi in momenti successivi.

Situazioni di questo genere, purtroppo, sono all’ordine del giorno: basti pensare a ciò che accade sui social network dove possono essere postati contenuti di ogni tipo che nel giro di qualche ora potrebbero venire rimossi o modificati… E’ importante, quindi, sapere come muoversi di fronte a contenuti online lesivi adottando il giusto comportamento al fine di una eventuale controversia legale.

Un semplice screenshot può avere valore legale?

La cosa più semplice e veloce da fare è uno screenshot, cioè una “istantanea” dello schermo.

Gli screenshot sono uno strumento comune per documentare i contenuti web: sono facili da creare e possono catturare esattamente ciò che un utente vede in un dato momento sullo schermo del proprio dispositivo. Basta premere la giusta sequenza di tasti per fare un’istantanea dello schermo e fotografarne il contenuto.

Tuttavia, è bene precisare che gli screenshot sono delle immagini e, come tali, possono essere manipolate piuttosto facilmente. Questa loro caratteristica, purtroppo, li rende delle prove poco affidabili in tribunale: la controparte, infatti, potrebbe contestare la genuinità dell’immagine ed il giudice si troverebbe costretto a dichiarare non ammissibile la prova.

Da un punto di vista tecnico, inoltre, gli screenshot possono non riuscire a catturare interamente pagine web di grandi dimensioni, interattive o multimediali (si pensi ad un video o ad un file sonoro) pertanto, oltre alla possibilità di manipolazione, anche da un punto di vista più pratico, potrebbero risultare uno strumento inadeguato ai fini probatori.

Ad ogni modo, nonostante quanto detto, se si ritiene che il contenuto di una pagina web violi i propri diritti o si sia in presenza di un reato, è sempre buona norma effettuare uno screenshot, avendo cura di includere anche la data e l’ora di esecuzione.

Come detto l’immagine catturata potrebbe non essere una prova valida ma è comunque una testimonianza di uno stato di fatto che può essere utile, ad esempio, per presentare una denuncia nella speranza che la polizia riesca a sequestrare i dati direttamente dal gestore del sito prima che questi vengano modificati o cancellati.

Salvare il contenuto di una pagina web utilizzando un servizio terzo

Un’alternativa migliore rispetto all’effettuare uno screenshot è quella di utilizzare un servizio terzo che permetta di salvare i contenuti web. Siti come Archive.is o Perma.cc consentono di creare una “istantanea” di una pagina web in modo tale che, anche se il contenuto originale viene modificato o cancellato, una copia della versione originale resti sempre disponibile.

I vantaggi di questo tipo di servizio sono evidenti: innanzitutto, essendo il salvataggio gestito da un ente terzo, diventa molto più difficile per la controparte contestare l’autenticità della prova; inoltre, a differenza di uno screenshot, questi servizi riescono a catturare l’intero contenuto della pagina web, compresi i video e gli altri file multimediali.

Archive.is

Archive.is è un servizio gratuito e consente di salvare sia una copia grafica che una testuale della pagina web e offre un collegamento diretto alla copia archiviata nei suoi server. Inoltre, fornisce un timestamp che certifica il momento esatto del salvataggio, aggiungendo così un ulteriore livello di autenticità ai dati salvati. In caso di controversia legale, quindi, sarà possibile fare un salvataggio della pagina web incriminata tramite Archive.is ed ottenbere un link da utilizzare in un secondo momento, ad esempio davanti ad un giudicie in un’aula di tribunale.

Perma.cc

Perma.cc offre funzionalità analoghe, ma – a differenza di Archive.is – richiede una registrazione e l’abbonamento gratuito consente di archiviare un massimo di 10 pagine web (per un maggior numero di pagine sarà necessario sottoscrivere un abbonamento a pagamento). Il servizio è stato creato dalla Harvard Law School Library per aiutare i legali e i ricercatori a creare salvataggi permanenti di materiale online, in modo da avere la certezza che il contenuto non possa cambiare.

Certificare il contenuto di una pagina web: la “copia autentica”

La copia autentica (o copia conforme) di una pagina web è una soluzione più completa ed affidabile in caso vi siano contestazioni legali circa il contenuto di quest’ultima.

Richiedere la copia autentica di una pagina web ad un Notaio

Si tratta di un procedimento che prevede l’intervento di un pubblico ufficiale (ad esempio, un notaio o un ufficiale giudiziario) che si occuperà di “cristallizzare” i contenuti web e di certificarne l’autenticità.

A differenza di un normale screenshot o della registrazione effettuata tramite un servizio terzo, la copia autentica ha un valore probatorio pieno ed è difficile da contestare in un’aula di tribunale.

Una “copia autentica” è una riproduzione di un documento o un insieme di dati che è stato verificato come fedele all’originale da un pubblico ufficiale che ne garantisce la bontà, attestando che la copia corrisponde in tutti i dettagli all’originale.

Il rovescio della medaglia, però, è che la procedura per ottenere una copia autentica di una pagina web può essere piuttosto costosa ed è soggetta a determinate formalità.

Il processo di creazione di una copia autentica di una pagina web comporta l’accesso alla pagina web in questione da parte del notaio, la registrazione dettagliata del suo contenuto e l’inserimento di queste informazioni in un atto nel quale il pubblico ufficiale conferma e certifica che la copia corrisponde fedelmente a quanto era presente sulla pagina web al momento dell’accesso.

Questo processo può essere effettuato sia in modo cartaceo (il notaio effettua la stampa dei contenuti web) che digitale (mediante il salvataggio dei dati su un supporto fisico come, ad esempio, una chiavetta USB), ma in ogni caso il risultato è una “copia autentica” che, in quanto tale, può essere utilizzata come prova in tribunale dove avrà lo stesso valore probatorio dell’originale.

Il costo di questa operazione è ovviamente variabile ma in linea di massima possiamo dire che per avere una copia autentica di una pagina web potrebbe essere necessario sborsare un importo tra le 100 e le 250 Euro (oltre ad eventuali oneri e tasse).

Conclusioni: quale strumento scegliere?

Di fronte a un contenuto web lesivo, la scelta dello strumento giusto per documentare le prove può dipendere da diversi fattori.

Se si tratta di una situazione particolarmente grave o complessa, la soluzione più sicura potrebbe essere quella di affidarsi ad un notaio per ottenere una copia autentica della pagina web. Se, invece, si ha a che fare con una questione meno rilevante o se si dispone di un budget limitato, potrebbe essere sufficiente utilizzare un servizio di archiviazione online come Archive.is o Perma.cc.

Gli screenshot, infine, pur non essendo una prova molto solida, possono comunque essere un utile strumento di backup, soprattutto se utilizzati in combinazione con uno dei metodi sopra menzionati. Il semplice screenshot può essere utile per accompagnare una denuncia o per salvare il contenuto di una pagina in modo veloce nell’attesa che le autorità ne verifichino il contenuto e nella speranza, come già detto, che questo nel frattempo non venga cambiato.

In ogni caso, è sempre consigliabile consultare un avvocato o un consulente legale prima di prendere una decisione, in modo da essere sicuri di scegliere l’opzione più adatta alla propria situazione specifica.

Un ultima precisazione: è sicuramente da evitare il contatto diretto con il gestore del sito web… se lo avvisiamo circa la nostra intenzione di rivolgerci ad un legale sarà molto probabile che decida di modificare e/o oscurare il contenuto incriminato… quindi meglio non fare nulla in attesa di aver scelto la giusta strategia da seguire ed aver messo in campo le misure necessarie a salvare il contenuto in modo legalmente valido ed efficace.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

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