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I migliori film sul cyberbullismo da vedere a scuola

Negli ultimi anni, il cyberbullismo è diventato una delle sfide più insidiose per i ragazzi e le loro famiglie. L’uso sempre più diffuso della tecnologia e la presenza costante dei social media nella vita quotidiana hanno reso questo fenomeno ancora più pervasivo e difficile da contrastare.

Parlare di cyberbullismo a scuola e incentivare il dibattito tra gli studenti è fondamentale per sensibilizzarli sui rischi e sulle conseguenze di certe azioni online, aiutandoli a sviluppare una maggiore consapevolezza digitale e a difendersi dai pericoli della rete.

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Cos’è il cyberbullismo?

Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene attraverso l’uso di tecnologie digitali, come social media, chat, piattaforme di gaming e telefoni cellulari. Può manifestarsi in diverse forme, tra cui:

  • Insulti e minacce online: messaggi offensivi, umiliazioni pubbliche, linguaggio violento.
  • Diffusione di informazioni false o private: foto o video imbarazzanti condivisi senza consenso, voci diffamatorie.
  • Esclusione sociale virtuale: ostracismo digitale, gruppi online creati per isolare una persona.
  • Furto di identità o creazione di profili falsi: account fake per diffondere menzogne o truffare qualcuno.

Uno degli aspetti più pericolosi del cyberbullismo è la sua pervasività: mentre il bullismo tradizionale termina con la fine della giornata scolastica, il bullismo online non conosce pause né confini. Un commento offensivo, una foto imbarazzante o un video umiliante possono diffondersi in pochi minuti e rimanere accessibili per sempre, amplificando il danno psicologico e rendendo difficile per la vittima sottrarsi agli attacchi.

Inoltre, il presunto anonimato garantito da Internet spesso incoraggia i bulli a comportamenti più aggressivi, privandoli della responsabilità diretta delle loro azioni.

I rischi e le conseguenze del cyberbullismo

I fenomeni di cyberbullismo non devono essere sottovalutati: possono avere effetti profondi e duraturi sulla salute mentale, emotiva e sociale di chi li subisce. L’esposizione continua ad attacchi online, spesso amplificati dalla viralità dei social media, può portare a conseguenze psicologiche gravi, minando l’autostima, generando ansia e depressione e portando, nei casi più gravi, all’isolamento sociale e al rifiuto della scuola.

L’impatto psicologico può manifestarsi anche a livello fisico, con disturbi del sonno, stress cronico e, nei casi estremi, pensieri autolesionistici o suicidari. Per questo motivo, è fondamentale sensibilizzare i giovani su questo problema e offrire loro strumenti per riconoscerlo e affrontarlo.

Perché parlare di cyberbullismo a scuola?

La scuola non è solo un luogo di apprendimento accademico, ma anche uno spazio in cui i ragazzi costruiscono la propria identità e imparano a interagire con gli altri. Educare gli studenti sull’uso consapevole delle tecnologie digitali è fondamentale per prevenire comportamenti dannosi e promuovere un clima scolastico basato sul rispetto e sulla sicurezza.

Parlare di cyberbullismo aiuta a:

  • Prevenire comportamenti dannosi, educando all’uso responsabile della rete.
  • Sviluppare empatia, mostrando le conseguenze emotive che il cyberbullismo può avere sulle vittime.
  • Fornire strumenti di difesa, insegnando agli studenti come riconoscere, segnalare e contrastare il cyberbullismo.
  • Coinvolgere genitori e insegnanti, affinché possano intervenire in modo tempestivo e adeguato.

Uno dei modi più efficaci per affrontare il tema con i ragazzi nelle scuole è attraverso il cinema.

I film permettono agli studenti di immedesimarsi nelle storie delle vittime, comprendere il peso delle parole e delle azioni online e riflettere sulle proprie esperienze digitali. La visione di film sul cyberbullismo seguita da un dibattito guidato può stimolare discussioni costruttive e aiutare i ragazzi a sviluppare una maggiore consapevolezza del fenomeno.

Film sul cyberbullismo da vedere in classe

Ecco una selezione di film che affrontano il tema del cyberbullismo e che possono essere utilizzati in ambito scolastico per sensibilizzare gli studenti su questa problematica. Per ogni film indichiamo l’età consigliata.

Cyberbully – Pettegolezzi online (2011)

Una persona con una felpa rosa guarda un computer portatile su uno sfondo blu, con la parola "cyberbullismo" sopra. Questa scena cattura l'essenza di "film sul cyberbullismo", perfetto da vedere a scuola mentre si discute di sicurezza online.
  • Regia: Charles Binamé
  • Durata: 87 min
  • Età consigliata: 12+

Questo film si ispira alla tragica storia vera di Megan Meier, una ragazza morta suicida nel 2006 a causa del cyberbullismo. La pellicola affronta con grande sensibilità i pericoli della vita online, mettendo in luce i rischi legati all’uso improprio dei social network e le conseguenze devastanti che possono derivarne.

La protagonista, Taylor, riceve un computer come regalo per il suo diciassettesimo compleanno e, entusiasta della nuova possibilità di connessione, si iscrive al social network Cliquester. Tuttavia, il suo entusiasmo si trasforma presto in un incubo quando diventa bersaglio di cyberbullismo. Gli attacchi online iniziano a intaccare la sua reputazione e a isolarla sempre di più, allontanandola dalla famiglia e dagli amici. Travolta dalla disperazione e incapace di gestire la situazione, Taylor pubblica un video in cui esprime il desiderio di togliersi la vita.

Dopo aver ingerito una dose massiccia di farmaci, viene salvata appena in tempo grazie all’intervento tempestivo della madre e di un’amica, che riescono a portarla d’urgenza in ospedale. Sconvolta dall’accaduto, la madre di Taylor decide di lottare per ottenere giustizia, avviando una battaglia legale contro il cyberbullismo per evitare che altre persone subiscano la stessa sofferenza.

Il percorso di guarigione di Taylor passa attraverso la partecipazione a un gruppo di sostegno, dove, grazie all’aiuto di medici e psicologi, riesce a comprendere i meccanismi del cyberbullismo e a trovare gli strumenti per affrontarlo e superarlo. Il film trasmette un messaggio potente sull’importanza del supporto familiare, dell’educazione all’uso consapevole della rete e della necessità di contrastare il bullismo digitale con determinazione e sensibilità.

Cyberbully (2015)

Una ragazza adolescente che fissa lo schermo di un computer portatile, con la scritta "The Cyberbully: Alone. Afraid. Online" sopra di lei, cattura l'intensa realtà della vita scolastica raffigurata in questo avvincente film sul cyberbullismo.
  • Regista: Ben Chanan
  • Durata: 62 minuti
  • Età consigliata: 14+

Cyberbully è un film per la televisione britannico del 2015 che affronta il tema del cyberbullismo. Casey Jacobs è un’adolescente che trascorre gran parte del suo tempo online. Una sera, la sua tranquillità viene infranta quando il suo ex fidanzato pubblica un tweet rivelando a tutti che assume antidepressivi. Sconvolta e umiliata, Casey si confida con la sua migliore amica e chiede aiuto a un compagno di scuola, esperto hacker, per vendicarsi. Inizialmente il ragazzo si rifiuta di intervenire, ma poco dopo Casey riceve un messaggio che sembra indicare un ripensamento.

Convinta di aver ottenuto il supporto del suo amico, la ragazza mette in atto la sua vendetta contro l’ex, solo per scoprire che, in realtà, dietro l’aiuto ricevuto si cela un misterioso sconosciuto. Questo individuo, che sembra sapere molte cose su di lei, trasforma rapidamente la situazione in un incubo. L’uomo inizia a ricattarla, minacciando di diffondere in rete alcune sue foto compromettenti se non seguirà ogni sua istruzione. Intrappolata in un gioco perverso e senza via d’uscita, Casey si ritrova costretta a lottare contro un nemico invisibile che la tiene in pugno attraverso il potere della rete.

Disconnect (2012)

Testo su sfondo nero: "SULLA RETE OGNI INGANNO È POSSIBILE" su bordo sfumato rosa-arancio. Un film imperdibile sul cyberbullismo per le proiezioni scolastiche.
  • Regia: Henry Alex Rubin
  • Durata: 115 min
  • Età consigliata: 14+

Disconnect è un film corale che intreccia diverse storie legate al mondo digitale, mettendo in luce i pericoli dell’iperconnessione e le conseguenze delle nostre azioni online. Tra le vicende narrate, una delle più toccanti è quella di Ben, un adolescente introverso e solitario, vittima di un crudele scherzo orchestrato da alcuni compagni di scuola.

I ragazzi creano un profilo falso sui social media, fingendosi una ragazza interessata a lui, per guadagnarsi la sua fiducia e spingerlo a rivelare dettagli intimi della sua vita. Quella che per loro è solo una “burla digitale” si trasforma rapidamente in una situazione drammatica, quando Ben si accorge di essere stato ingannato ed esposto pubblicamente. Il dolore e l’umiliazione lo portano a compiere un gesto estremo, sconvolgendo la sua famiglia e la comunità scolastica.

Parallelamente, il film esplora altre dinamiche pericolose della vita online, come il furto d’identità, la violazione della privacy e la dipendenza dai social media, dimostrando come l’assenza di empatia e il distacco emotivo tipici del mondo digitale possano generare conseguenze devastanti nel mondo reale. Disconnect è un thriller drammatico che invita a riflettere sull’uso consapevole della tecnologia e sull’importanza della comunicazione autentica nelle relazioni umane.

Unfriended (2014)

Primo piano di una persona che urla durante una videochiamata su uno sfondo colorato, apparendo angosciata o spaventata, ricordando le scene dei migliori film sul cyberbullismo spesso trasmessi per sensibilizzare l'opinione pubblica vedere a scuola.
Screenshot tratto dal trailer di Unfriended di Levan Gabriadze
  • Regia: Levan Gabriadze
  • Durata: 82 min
  • Età consigliata: 16+

Unfriended è un horror psicologico innovativo, girato interamente dallo schermo di un computer, che esplora il lato oscuro della vita online e le conseguenze estreme del cyberbullismo. La storia si sviluppa attraverso una videochiamata tra un gruppo di adolescenti che, una sera, si ritrovano coinvolti in una spirale di terrore quando ricevono strani messaggi provenienti dall’account di Laura Barns, una loro ex compagna di scuola morta suicida un anno prima a seguito di umiliazioni subite online.

Mentre gli amici cercano di capire se si tratta di uno scherzo o di qualcosa di più inquietante, il misterioso intruso svela segreti nascosti e li costringe a partecipare a un gioco crudele, punendo chiunque tenti di disconnettersi o mentire. Tra tensione crescente e rivelazioni scioccanti, il film mette in luce come le azioni compiute dietro uno schermo possano avere conseguenze devastanti nel mondo reale.

Attenzione: essendo un horror, Unfriended potrebbe non essere adatto per un pubblico troppo giovane, in particolare per studenti delle scuole medie o dei primi anni delle superiori. Le scene di tensione, il linguaggio crudo e i riferimenti a suicidio e violenza psicologica lo rendono più indicato per un pubblico maturo e/o per un contesto di visione guidata, con una successiva discussione sui temi trattati. Se si desidera affrontare il cyberbullismo in ambito scolastico, potrebbero essere più adatti altri film meno disturbanti ma comunque efficaci nel trasmettere il messaggio.

A Girl Like Her (2015)

Una pila di CD etichettati con i migliori film è appoggiata su una scrivania con una tastiera, mentre una mano si allunga, forse alla ricerca del momento perfetto del film.
Screenshot tratto dal trailer di “A Girl Like Her” di Amy S. Weber
  • Regia: Amy S. Weber
  • Durata: 91 min
  • Età consigliata: 12+

A Girl Like Her è un intenso dramma in stile documentario che affronta il tema del bullismo e del cyberbullismo da una prospettiva innovativa e realistica. Il film racconta la storia di Jessica, un’adolescente sensibile e riservata che diventa bersaglio di un accanito bullismo da parte di Avery, una sua compagna di scuola popolare e influente.

Oltre alle molestie fisiche e verbali subite a scuola, Jessica è vittima di un costante attacco online. Attraverso messaggi offensivi, insulti sui social media e video umilianti diffusi in rete, il bullismo si insinua nella sua vita quotidiana, rendendole impossibile trovare un momento di tregua.

Ciò che rende il film particolarmente efficace è la narrazione a doppio punto di vista: non solo mostra la disperazione e il dolore di Jessica, ma anche la vita e le motivazioni della sua bulla, permettendo agli spettatori di esplorare le dinamiche psicologiche dietro il bullismo.

Nemiche (2005)

Nel poster di "Odd Girl Out", una ragazza è in piedi con dei libri su uno sfondo pastello, catturando l'essenza di uno dei migliori film sul cyberbullismo, mentre altre tre ragazze sussurrano nelle vicinanze.
  • Regia: Tom McLoughlin
  • Durata: 120 minuti
  • Età consigliata: 12+

Nemiche (Odd Girl Out, 2005) è un intenso dramma adolescenziale che affronta il tema del bullismo scolastico e del cyberbullismo, evidenziando le conseguenze emotive devastanti di questi comportamenti. Il film segue la storia di Vanessa Snyder, una studentessa brillante e popolare, la cui vita cambia radicalmente quando viene esclusa e umiliata dalle sue migliori amiche senza un apparente motivo.

Quello che inizia come un semplice allontanamento da parte del gruppo si trasforma rapidamente in una vera e propria persecuzione, fatta di insulti, derisioni e atti di crudeltà sia nell’ambiente scolastico che online, attraverso la creazione di un sito web offensivo, e-mail anonime, pettegolezzi diffusi in Rete e foto imbarazzanti condivise senza consenso, Vanessa diventa il bersaglio di una violenza psicologica incessante.

Il 7 febbraio è la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo

Dal 2017, ogni 7 febbraio in Italia si celebra la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un’iniziativa istituita dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola.

La data è stata scelta in concomitanza con il Safer Internet Day, la giornata internazionale dedicata alla sicurezza in rete, promossa dalla Commissione Europea per sensibilizzare giovani, genitori e insegnanti sull’uso consapevole del web.

L’obiettivo di questa giornata è sensibilizzare studenti, docenti e famiglie sull’importanza di contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo, promuovendo una cultura del rispetto, dell’empatia e della responsabilità digitale.

In tutta Italia, scuole e istituzioni organizzano eventi, incontri e campagne di sensibilizzazione per educare i ragazzi a riconoscere e affrontare questi fenomeni, fornendo strumenti concreti per combatterli… anche attraverso al visione di film sull’argomento.

Conclusioni

Il cyberbullismo è una realtà complessa e pervasiva, che va oltre la semplice dinamica tra vittima e aggressore. È un problema sociale che coinvolge l’intero ecosistema digitale, alimentato dal presunto anonimato, dalla viralità dei contenuti e dall’assenza di conseguenze immediate per chi compie atti di bullismo online.

In questo scenario, educare i giovani all’uso consapevole della rete è fondamentale per prevenire episodi di violenza psicologica e costruire un ambiente digitale più sicuro e rispettoso.

Il cinema si rivela un potente strumento educativo per affrontare il tema in modo efficace e coinvolgente. A differenza di una lezione teorica, un film permette agli studenti di immedesimarsi nelle storie delle vittime, comprendere le conseguenze emotive delle proprie azioni e sviluppare empatia.

Tuttavia, la visione di un film da sola non è sufficiente. Il vero cambiamento nasce dal dialogo. Dopo la proiezione, è essenziale stimolare il confronto tra gli studenti, analizzare insieme le dinamiche viste nel film e offrire strumenti pratici per riconoscere e contrastare il cyberbullismo nella vita reale. In questo modo, il cinema diventa non solo un mezzo di intrattenimento, ma anche un catalizzatore per una maggiore consapevolezza e responsabilità, nel digitale e non solo.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).

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