Il tag DIV è uno dei tag più importanti del linguaggio HTML, in quanto può essere definito come un elemento “neutro” del markup, grazie al quale è possibile assolvere diversi compiti, tra cui la definizione di diverse porzioni all’interno di una pagina web.
Il termine DIV nasce come abbreviazione di “divide” (separatore) e, in un certo senso, la funzione di questo tag consiste proprio in questo: creare delle sezioni all’interno di una pagina web al fine di separare diverse aree della pagina, come ad esempio l’header, il menu e il footer.
Nel web-design tradizionale (cioè precedente ad HTML5), infatti, le aree della pagina vengono definite mediante dei DIV opportunamente stilizzati grazie all’uso dei CSS. In questo modo, pertanto, il DIV estrinseca la sua funzionalità tipica. Vediamo un esempio di una semplice struttura di pagina realizzata mediante l’utilizzo dei DIV:
<!DOCTYPE html>
<html>
<head>
<title>Esempio di pagina con DIV</title>
<link rel="stylesheet" href="styles.css">
</head>
<body>
<div id="container">
<div id="header">Header della pagina</div>
<div id="menu">Menu di navigazione</div>
<div id="content">Contenuto principale della pagina</div>
<div id="footer">Footer della pagina</div>
</div>
</body>
</html>
Come detto, il tag DIV è “neutro” nel senso che, se non opportunamente stilizzato, non offre alcun risultato visibile all’interno della pagina web, se non un semplice ritorno a capo (questo perché il DIV, tecnicamente, è un elemento di tipo block e produce, cioè, un ritorno a capo). Quindi:
<div>Questa è una linea...</div>
<div>Questa è un'altra linea...</div>
Ne consegue che, tornando al codice del primo esempio, senza un’opportuna stilizzazione CSS il risultato sarà del tutto insoddisfacente. A differenza di altri tag che posseggono un aspetto caratterizzante (si pensi alle tabelle), il tag DIV è “invisibile” perché appartiene unicamente alla struttura della pagina.
Lo scopo dei DIV, quindi, è quello di fungere da semplici contenitori, il cui aspetto, dimensione, posizione e funzione devono essere definiti, di volta in volta, dal designer della pagina web. Normalmente, quindi, a ciascun DIV è assegnata una classe o un ID, oppure, più raramente, una stilizzazione inline.
La conoscenza dei fogli di stile CSS, quindi, è un requisito indispensabile per lavorare con questo potente tag. Utilizzando i CSS, i designer possono controllare il layout e l’aspetto dei DIV, per esempio:
#header {
background-color: #f1f1f1;
padding: 10px;
text-align: center;
}
#menu {
list-style-type: none;
padding: 0;
}
#content {
padding: 20px;
}
#footer {
background-color: #ccc;
text-align: center;
padding: 5px;
}
Per finire, è bene ricordare che il tag DIV, proprio a causa della sua duttilità, è estremamente prezioso e spesso utilizzato in comunione con Javascript per fungere, ad esempio, da placeholder per il caricamento di contenuti dinamici. Vediamo un banalissimo esempio:
<script>
function carica_dati() {
document.getElementById("caricadati").innerHTML = 'Contenuto dinamico\'';
}
</script>
<div id="caricadati"></div>
<a href="javascript:carica_dati()">Clicca qui per caricare dati</a>
In conclusione, il tag DIV è uno strumento indispensabile per i web designer e gli sviluppatori, poiché offre una base solida per costruire layout complessi e strutturare il contenuto in modo efficace. La sua flessibilità lo rende un alleato prezioso, non solo per il design statico delle pagine web, ma anche per l’interattività e la gestione dinamica dei contenuti.
È importante approfondire nuove tecniche e pratiche per l’uso del tag DIV, anche in combinazione con framework moderni come Bootstrap, che semplificano il lavoro e ottimizzano l’esperienza di design, portando il markup HTML e il CSS a un livello superiore.