Capita spesso di sentir parlare di account (si legge accaunt)… ma non tutti sanno esattamente cosa sia. Soprattutto chi ha poca dimestichezza con Internet e l’informatica in generale potrebbe trovarsi spaesato di fronte a richieste del tipo “è necessario creare un account” oppure “per proseguire accedere al proprio account“… ma che cos’è un account?
Indice
Definizione di account
Un account può essere definito come un profilo personale di un utente all’interno di un determinato sistema digitale attraverso il quale accedere ad un servizio e/o ad ottenerne la sua personalizzazione. Ciò avviene a seguito di una iniziale registrazione anagrafica al termine della quale si otterà una coppia username/password per i successivi accessi.
Come si crea un account
Nel momento in cui per l’accesso ad un servizio (ad esempio un social network, un sito web o una piattaforma di video streaming) viene chiesta la creazione di un account, significa che dobbiamo seguire una ben precisa procedura di registrazione, inserire alcuni nostri dati personali e scegliere uno username ed una password per i futuri accessi al sistema (l’accoppiata username/password prende il nome di “credenziali di accesso”).
Tra i dati richiesti per la creazione di un account vi sono, solitamente:
- Nome e Cognome
- indirizzo di posta elettronica
- numero di telefono
Non è infrequente, tuttavia, che vengano chiesti anche altri dati come, ad esempio, l’indirizzo di residenza, la data di nascita o il codice fiscale. La quantità e la qualità dei dati richiesti per la creazione di un account dipende dalla tipologia di servizio alla quale si necessita di accedere e qual’è la sua finalità.
Una volta completata la procedura di registrazione potremo dire di aver creato il nostro account per quello specifico servizio o sito web. E’ importante precisare, anche se può sembrare banale, che l’account non è qualcosa di universale ma di relativo ad un ben specifico servizio.
A cosa serve un account
Attraverso la creazione di un account ci viene data la possibilità di accedere ad un dato servizio e/o ad ottenerne una versione migliore e/o personalizzata. Allo stesso tempo ciò da la possibilità al sistema remoto di conoscere l’identità dei suoi fruitori. Una volta effettuato l’accesso mediante il proprio account, infatti, il sistema remoto saprà chi è il suo interlocutore e potrà personalizzare l’accesso a funzioni ed informazioni in base ad una serie di variabili.
Se, ad esempio, creiamo un account su Facebook, ogni volta che effettueremo l’accesso al social network quest’ultimo ci consentirà di gestire le nostre informazioni personali, modificare la nostra pagina, inviare e ricevere richieste di amicizia, visualizzare i messaggi dei nostri contatti e così via. Se non avessimo un account tutto ciò non sarebbe possibile e potremmo navigare su Facebook solo come “ospiti” anonimi ai quali è consentito solo di vedere le informazioni pubbliche degli altri iscritti.
E’ solo grazie alla creazione di un account, quindi, se possiamo utilizzare servizi ed accedere a funzionalità personalizzate attraverso le quali manifestare la nostra presenza nel mondo digitale.
Quali siti richiedono la creazione di un account?
Ognuno di noi avrà diversi account, ad esempio uno per accedere a Facebook, uno per accedere alla posta elettronica, uno per accedere ai servizi di home banking e così via. Gli account più “importanti” ed utilizzati a livello globale sono:
- l’account di Google: viene utilizzato per accedere a vari servizi forniti da Google come, ad esempio, le caselle di posta Gmail, il video streaming di YouTube, il marketplace di Android, ecc.
- l’account di Apple: viene utilizzato per scaricare film e musica su iTunes, applicazioni ad AppStore, archiviare dati su iCloud, ecc.
- l’account di Microsoft: viene utilizzato per accedere ai vari servizi offerti dall’azienda tra cui le caselle di posta Outllok.com, il cloud di OneDrive, le app di Office365, ecc.
- l’account di Facebook: viene utilizzato per accedere al popolare social network.
- l’account di Amazon: viene utilizzato per accedere al più famoso sito di e-commerce al mondo, effettuare acquisti di prodotti fisici e beni digitali (come e-book, musica o film).
Oltre a questi, ovviamente, esistono tantissimi altri servizi online che richiedono la creazione di un account personale. Siti di annunci (come ad esempio eBay e Subito), siti di incontri, siti di e-commerce, siti di servizi bancari e finanziari, servizi di streaming (come Netflix o Disney+) e molti, molti altri ci chiederanno di creare un nostro account per poter accedere ed utilizzare i servizi offerti.
Accedere al proprio account
Una volta creato l’account per il dato servizio che intendiamo utilizzare dovremo annotare username e password scelti in fase di registrazione. Questi dati, infatti, ci serviranno per accedere nuovamente al servizio.
Una volta creato l’account, infatti, per accedere dovremo effettuare una semplice operazione di autenticazione detta Login. Attraverso il login, in pratica, gli utenti registrati al servizio (che hanno già creato cioè un account) possono accedere al servizio.
Per accedere, solitamente, vengono chiesti l’username (che a volte coincide con l’indirizzo email indicato in fase di registrazione) e la password. Si tratta di dati strettamente personali che devono essere conservati con cura e non vanno comunicati a nessuno.
Mettere al sicuro i propri account
I nostri account contengono i nostri dati e ci identificano all’interno di servizi digitali nei quali possiamo compiere, a volte, attività molto importanti e delicate come, ad esempio, gestire i nostri risparmi.
Per questo motivo è importante che i nostri account siano al sicuro.
La prima cosa da fare è scegliere password complesse, possibilmente composte da combinazioni casuali di numeri, lettere e simboli. Mai utilizzare come password nomi di famigliari, date di nascita o altre informazioni facilmente identificabili da eventuali malintenzionati.
E’ importante ricordare, inoltre, che è buona norma creare combinazioni sempre differenti di username e password per i diversi servizi on-line ai quali ci si vuole registrare. Un errore comune, infatti, è quello di utilizzare sempre la stessa password per tutti i siti web ai quali ci si iscrive: questa “cattiva abitudine” è molto pericolosa perché se un solo sito web, al quale siamo iscritti, venisse compromesso, tutti i nostri account sarebbero a rischio!
Per gli account più “importanti”, infine, sarebbe opportuno cambiare periodicamente la password di accesso e/o abilitare sistemi di sicurezza supplementari quali, ad esempio, l’autenticazione a due fattori.